I miei consigli per superare la prova pratica su AO60 – Giulia Giraudo
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prova pratica a060

I miei consigli per superare la prova pratica su AO60

Esperienza della prova pratica per la classe di concorso A060 | Concorso bandito con DDG 2575 del 6.12.2023

Se negli anni su questo blog ho raccontato le tematiche che mi stavano più a cuore come Paesaggista, chi mi segue sui social sa che oltre alla libera professione fa parte della mia quotidianità anche l’insegnamento. Spesso è la causa della mia assenza qui sopra perché la vita scolastica mi travolge particolarmente.

Dall’inizio di luglio scorso ho superato l’anno di prova e sono diventata una docente di ruolo sul sostegno dopo essermi specializzata all’Università di Genova, ma ho sempre desiderato di lavorare su materia.

Lo scorso inverno ho iniziato a studiare per le tre prove per la classe di concorso A060 – Tecnologia e a dicembre 2024 ho scoperto di essere vincitrice. Ad oggi ho cambiato provincia e lavoro come docente di Tecnologia in una realtà molto stimolante: una scuola media per adulti.

Ho pensato di raccontarvi la mia esperienza per lasciare qualche consiglio per superare la prova pratica ai colleghi che tenteranno il prossimo concorso per vivere al meglio questa sfida lavorativa.

La prima cosa da fare: devi informarti

Sembrerà banale come consiglio, eppure per superare questa prova pratica è necessario leggere bene la documentazione fornita dal MIM, in particolare l’allegato A.

Nel mio caso lo scorso anno si intuiva che avrebbero richiesto un’elaborato su di un laboratorio.

Prova pratica

La prova consiste in un’esperienza di laboratorio, proposta dalla commissione esaminatrice, su una

tematica afferente ai contenuti previsti nel programma. Il risultato deve essere descritto e commentato

in un’apposita relazione scritta.

Allegato A. 326 del 2021

Utile è monitorare l’ufficio scolastico regionale dove andrete a sostenere la prova perché fornirà un elenco dei materiali che vi sarà concesso portare con voi per orientarvi sugli argomenti del programma che potrebbero uscire.

Strumento, invece, che può essere fonte di informazione, ma anche di “sclero” sono gruppi su facebook o whatsapp, perché spesso inoltreranno le tracce delle prove passate, ma preparati a leggere le uscite un pò dispersive di alcuni colleghi.

Organizzati

Dopo aver trovato tutti i documenti e tracce degli scorsi anni organizzati una cartella drive dove potrai gestirti in modo ordinato tuto il materiale raccolto.

Successivamente soffermati a leggere attentamente gli argomenti della tua classe di concorso. È probabile che tu non ricorda nel dettaglio tutti gli argomenti per differenti motivi. Questo non è un problema. Siamo umani e non possiamo conoscere tutti gli argomenti.

Io, dopo un momento di panico, ho fatto così: ho aperto Canva, scelto una presentazione dallo stile semplice, elegante e dai colori pastello, e ho creato delle slide intitolate con i nomi dei macro argomenti. Poi ho preso i manuali che negli anni scorsi ho usato in classe e ho iniziato a leggere e riassumere nelle presentazione tutti gli argomenti. Ho cercato di organizzare gli argomenti delle diapositive anche in base alla programmazione nelle classi prime, seconde e terze.

Non vi nego che è stato un lavoro impegnativo, che ha prodotto 154 slides. Mi sono impegnata a realizzare questa presentazione cosciente che se anche non avessi superato il concorso, sarebbe stato un lavoro utilissimo per gli anni futuri. Il mio problema, e presumo anche di chi legge, sono state le tempistiche molto strette. Per questo motivo ho iniziato a trattare gli argomenti che mi ricordavo di meno o che non studiavo da quando ero io nei banchi della secondaria di primo grado.

Allenati

Terminato il ripasso, ho pensato che se mi veniva chiesto di realizzare un’esperienza di laboratorio dovevo prendere ogni argomento e pensare ad un’ipotetica attività laboratoriale. Fortunatamente online e sui social ho trovato molti spunti interessanti. A mio avviso questa parte è stata fondamentale per allenare la mia creatività.

Essendomi formata in una magistrale di architettura e avendo frequentato il TFA so che ai commissari piace ascoltare o leggere realtà utopiche e innovative. Per questo ho cercato di fare differenti esercizi per progettare delle attività laboratoriali partendo dalle criticità che vedevo quotidianamente in classe cercando di portare un po’ di innovazione.

Giunto a questo punto il lavoro più grosso è fatto, ma non mollare che devi ancora realizzare una bozza della tua relazione scritta. Il giorno della prova sarai stressato a trovare l’idea vincete. Avere con te una sorta di scheletro può solo aiutarti nel gestire le tre ore che avrai a disposizione. Cercherò di darti qualche spunto per realizzare una buona relazione.

Lo scheletro della relazione

È bene precisare che potrebbe capitare che la commissione lasci già nella traccia le indicazioni sulla stesura della relazione. In ogni caso credo che arrivare pronti il giorno della prova con una bozza a grandi linee possa essere un esercizio utile.
La mia relazione l’ho strutturata in questo modo:

  • Titolo. Io mi trovo meglio a scriverlo per ultimo e di crearne uno possibilmente accattivante.
  • Introduzione dell’argomento con lo scopo del laboratorio.
  • Materiale. Per scrivere bene questa sezione secondo me la dovresti compilare mentre scrivi il procedimento così rischi di non scordarti nulla.
  • Luogo in cui si svolgerà l’attività. A me piace in questo paragrafo disegnare una cartina dell’aula indicando la disposizione dei banchi, della cattedra e della LIM per aiutare chi legge al tipo di didattica a cui aspiro e che cerco di portare in classe ogni giorno.
  • Prerequisiti che gli alunni e alunne della tua classe dovranno già aver consolidato.
  • Obiettivi di apprendimento partendo da quelli delle Indicazioni Nazionali, inserendo poi le competenze in educazione civica (Allegato B del DM 35/2020) e le 8 competenze chiave della Raccomandazione europea del 22.5.2018.
  • Target. Qui introduci l’Istituto Comprensivo e la classe a cui somministrerai l’esperienza laboratoriale. Ora il mio consiglio è descrivere un gruppo classe con il quale hai già avuto modo di lavorarci perchè potrai partire dai loro punti forza e aiutarli a superare le loro difficoltà. Ciò ha comportato nel mio caso portare una classe con alunni con DSA, alunni con disabilità e con BES. E quindi ti domanderai? Descrivendo tale gruppo classe è necessario saper la normativa che tutela tali discenti e usarla all’interno della relazione per dimostrare tutto ciò che sappiamo.
  • Didattica e metodologie. In questo punto potrai trasmettere al commissario un pò della tua conoscenza pedagogica, quindi non bruciarti questa opportunità. Personalmente spesso scelgo come metodologie didattiche UDL di Ronald Mace e il Backward Design Model di Wiggins e Mctighe. Definisci poi il tipo di lezione che vorrai tenere.
  • Procedimento. Descrivi nel dettaglio tutte le fasi del laboratorio e se hai inserito alunni con bisogni educativi speciali indica il loro ruolo.
  • Tempistiche. Per questo paragrafo basta anche solo uno schema dove suddividi per ogni lezioni come pensi di lavorare in classe.
  • Valutazione. Per la valutazione a me piace sempre l’idea di introdurla descrivendo che cos’è e i vari tipi di valutazione che esistono. Successivamente in base all’attività laboratoriale scrivo un esempio di rubrica di valutazione disciplinare ed una per le competenze. Di queste trovi parecchi esempi nei manuali che già utilizzi a scuola.
  • Collegamento con argomenti successivi o con altre materie.


Se avessi il piacere di ricevere uno scheletro della mia relazione, lasciami un commento e ti inoltrò gratuitamente il pdf alla tua e-mail.

Bibliografia e altre info…

Non ho dei manuali specifici da consigliarti. Secondo me puoi chiedere alla tua scuola se hanno vecchi manuali della tua materia da incrementare ai tuoi. Mentre per le metodologie se hai dei libri a casa puoi facilmente integrare quello che ti manca cercando su internet.

Per la normativa sul sito del MIM trovi l’archivio di tutte le norme scolastiche.

Spero che questi consigli possano essere utili a chi proverà a superare la prova pratica A060. Se ti è piaciuto questo articolo potrebbe interessarti anche questo “ECO LAVORETTI: Guida for dummies”.

L’immagine di copertina in evidenza è di 三江 韦 da Pixabay.

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